Broken Nature at Triennale in Milan: Restorative Design
Broken Nature is the exhibition dedicated to the role of design in the delicate relationship between humans and nature in Triennale Milano until the first of September, curated by Paola Antonelli, director of MoMa New York.
The 1st of March the Triennale di Milano XXII edition of Esposizione Internazionale was inaugurated, and it is now visible until the 1stof September. This exhibition is named Broken Nature : Design Takes on Human Survival and it is curated by Paola Antonelli, Senior Curator of Architecture and Design department and director of Research and Development department of MoMa of New York. This exhibition investigates the relationship between man and nature, and focuses especially on how that was compromised during time. Broken Nature talks about a restorative design, exploring possible realisations of this idea into our world, reinterpreting the connections between different eco systems. Even if design can not solve our own existential problems, it is a key element in any well thought-out strategy of reparation. Design, for its own nature, is a constructive tool, and designers can give life to concepts and objects which can help to rebuild the broken bonds connecting us human to natural and social enviroment.
The exhibition consists of multiple sections, the central diving core is a thematic exhibition, and then there are 21 international contributions, including The Great Animal Orchestra installation made by Bernie Krause with the British collective United Visual Artists and the exhibition curated by da Stefano Mancuso named La Nazione delle Piante. The vision of Broken Natureis complex and long term, and invites to change point of view and prospective, helps to reflect and visualise real proposals, and calls on changing habits and dialogue with nature. Inside the thematic exhibition we find hundreds of projects, four of which have been specially commissioned to international designers: Formafantasma, Neri Oxman, Sigil Collective and Accurat. Those projects aim at rethinking the course of humanity and hinder the self destructive process.
I cambiamenti, ci ricorda Broken Nature, sono parte integrante della vita. Per quanto inevitabili, non sempre sono evidenti, soprattutto su scala planetaria. E’ difficile sintetizzare i lineamenti del conflitto tra la nostra specie e il mondo in cui viviamo. Il design e l’arte possono aiutare a cambiare il clima del dibattito, sensibilizzando il pubblico sull’argomento e ritraendo con oggetti e progetti le grandi trasformazioni avvenute nella sfera geografica, geologica, sociale e politica. In mostra ci sono progetti che spingono ad adottare comportamenti più responsabili, in vista di un futuro meno antropocentrico. L’installazione The Great Animal Orchestra, commissionata dalla Fondazione Cartier pour l’Art Contemperai di Parigi e creata dal musicista ed esperto di bioacustica Bernie Krause e dal collettivo inglese United Visual Artists (UVA) offre un’immersione totale nel mondo della natura, un mondo fatto di suoni abilmente orchestrati. Krause ha registrato e studiato l’organizzazione segreta e complessa delle vocalizzazioni animali, raccogliendo più di 5000 ore di registrazioni di habitat naturali, mentre UVA ha trasposto visivamente i paesaggi sonori del musicista.
La Nazione delle Piante, curata dal professore Stefano Mancuso, ci racconta il mondo della natura dal punto di vista delle piante. Esistono da molto più tempo di noi e dovremmo prendere esempio da loro per sopravvivere; questo è l’insegnamento della mostra, che si articola in diverse sale “pop” nel gusto, svelandosi attraverso un immaginario spettacolare e affascinante. Il visitatore è invitato a percorrere un cammino di apprendimento grazie ad un’esperienza immersiva e soprattutto attraverso un inedito punto di vista, quello delle piante. Le Partecipazioni Internazionali offrono la prospettiva originale di diversi paesi in termini di temi, indagini e soluzioni. Si tratta di un interessante viaggio attraverso culture e tradizioni differenti.